Leadership: un unico stile di conduzione?
Aggiornamento: 18 ago 2022
Questo argomento mi appassiona in modo particolare e la motivazione è semplice: durante il mio percorso lavorativo ho sempre lavorato in gruppo, dapprima come collaboratrice, poi come Team leader, infine in qualità di Area Manager.
Grazie a queste esperienze dirette, ho potuto visionare da diverse angolazioni, come si comportano i membri di un Team quando devono lavorare insieme ad un obiettivo comune e soprattutto, ho potuto osservare da vicino i comportamenti dei leader che avevano la responsabilità dei risultati del gruppo.
A questo proposito mi sono sempre chiesta quanti stili di leadership esistono e quale di questi stile fosse il più efficace da mettere in campo.
Ci sono diverse scuole di pensiero in merito a questo quesito eDaniel Goleman, noto psicologo statunitense, nel suo libro “Leadership emotiva” ne classifica 6 nel seguente modo:
Leader autorevole, è colui che sprona a raggiungere obiettivi condivisi dal gruppo. Predilige una comunicazione chiara e precisa.
Leader allenatore, riesce a coniugare gli obiettivi del singolo con quelli della squadra, è propenso al dialogo aperto.
Leader federatore, è concentrato sulle emozioni dei suoi collaboratori, piuttosto che sugli obiettivi.
Leader democratico, valorizza e coinvolge i suoi collaboratori e li rende partecipi nelle decisioni aziendali.
Leader autoritario, emana direttive chiare, imponendole, non è propenso all’ascolto e non accetta le proposte dei membri del gruppo.
Goleman lo afferma nel suo libro e la mia esperienza me lo conferma: un leader ha bisogno di più stili di leadership per condurre un gruppo di lavoro.
Un buon leader deve essere versatile e passare da uno stile all’altro in base alla situazione.
Il leader efficace attuerà questo processo in modo fluido e automatico, prediligendo uno stile di leadership piuttosto che un altro.
Un leader è prima di tutto un bravo ascoltatore e comunica in modo chiaro con i membri del suo team; per attuare uno stile di leadership adatto è fondamentale che il leader capisca come relazionarsi sia con il singolo collaboratore, sia con la squadra al completo.
E' fondamentale che sappia individuare i talenti all’interno del suo Team e questo puòfarlo solo ascoltando e osservando i suoi collaboratori.
Pensiamo all’ambito sportivo: una squadra, che sia di calcio, di pallavolo o di basket, ha dei giocatori con ruoli ben definiti e questi ruoli vengono assegnati in base alle capacità di ogni singolo giocatore.
Ogni componente della squadra ha una funzione precisa.
Immaginate se l'allenatore di una squadra assegnasse i ruoli ai suoi giocatori senza tener conto delle loro capacità: si ritoroverebbe con una squadra con delle performance molto basse.
Naturalmente questo è un caso estremo, il mio intento è quello aiutarvi a capire quanto sia importante per un leader riconoscere le potenzialità all’interno del suo gruppo di lavoro, così da assegnare gli incarichi in modo consapevole, integrando in modo efficace le competenze di ogni singola persona. Negli anni ho imparato che, un gruppo di lavoro con i giusti presupposti, può raggiungere buoni risultati, ma la vera capacità di un leader èquella di riuscire a creare e a condurre una squadra unita, all’interno della quale devono integrarsi: competenze, armonia e coesione.
Per avere una squadra di lavoro motivata, è necessario che il leader interagisca efficacemente con i suoi collaboratori,
Concludo citando un passaggio significativo tratto dal libro “Lavorare con intellienza emotiva” di Daniel Goleman:
“Il primo passo per migliorare le proprie prestazioni consiste nell’identificare necessità di miglioramento.”